Limpida Mente

CULTURE - Le interviste di LimpidaMente

Alcune domande a
DANIELA MONTANARI
(26 marzo 2014)

Daniela Montanari, scrittrice, attrice e direttrice artistica, è presidente e fondatrice di associazioni no-profit per la divulgazione del benessere della persona. È organizatrice di eventi e si occupa di Medicina Orientale e Self-help. Ha pubblicato alcuni libri, tra i quali "Prima che ci incontrassimo", uscito nel 2013.

Daniela Montanari

DANIELA MONTANARI
Domanda: "Prima che ci incontrassimo" è un libro particolare. In cosa risiede la sua originalità?
Risposta:
«L’ho scritto di getto dopo aver frequentato il primo seminario che il dottor Brian Weiss, psichiatra e scrittore di successo, ha condotto in Europa (fino a quel momento proponeva soltanto dei work shop di qualche ora). Poi ho atteso alcuni mesi e l’ho integrato di quei capitoli in cui racconto del festival delle luci, che si tiene ogni anno per la festa della Immacolata a Lione, in Francia».

Da cosa è stata ispirata per scrivere i racconti contenuti nel libro?
«Dopo aver letto tutti i libri sulle vite precedenti del dottor Weiss e di qualche altro studioso e aver preso parte, per tre intere giornate, a un seminario al quale siamo stati abilitati alla ipnosi regressiva, ho provato così tanta pace nel “regredire” che ho desiderato di poterlo raccontare a chiunque: fermando quindi il tempo in un libro».

È stato detto che il suo libro è "scomodo". Perché?
«Fondamentalmente è scomodo per chi mi conosce personalmente, poiché vi può riconoscere tutte le persone a me vicine nei loro dettagli, nelle loro sfaccettature, nei loro difetti caratteriali e naturalmente nei miei».

I suoi racconti sono ambientati in periodi storici diversi: cosa hanno in comune?
«Da un punto di vista anagrafico non hanno in comune alcunché. Tuttavia, durante alcune delle numerose regressioni sulle mie vite precedenti, ho avuto sensazioni così forti e distinte da rivelarsi a me con numeri, date e luoghi».


Lei è convinta che ogni essere umano abbia avuto delle vite precedenti?
«Certamente. Più dal suo lato scientifico, psichiatrico, fisico, cellulare (nelle sue memorie) che da un lato religioso. È un nuovo approfondimento dell’ipnosi, discussa ma comunque usata, quale metodo per far rivivere da un lato un’emozione per poterla correggere e per bypassare le emozioni; dall’altro per esempio quando si usa l’ipnosi come alternativa naturale all’anestesia».

Si tratta di reincarnazione? Come avviene?
«Cercando un trait d’union che avvalori questo concetto, si può asserire che fintanto che l’anima non ha perfezionato tutti i compiti a lei assegnata dalla scintilla divina chiamata “vita”, allora la persona incarnerà più vite fino appunto al compimento stesso e alla assoluzione dei compiti. Quindi non è un ciclo perpetuo e continuo ma si parla di evoluzione dell’anima, si parla di anime progredite».

Perché tante vite diverse separate dalla morte? Perché si rinasce più volte senza averne memoria?

«Quando presento il mio libro cerco di articolare il più possibile la mia presentazione, e mi aiuto con immagini e suoni. Su questo punto, a questa stessa domanda, rispondo mostrando la foto di un castoro. Quando nascono in cattività i castori lavano con accanimento ciò che mangiano, si riproducono, si muovono eccetera. Ma se riportati nel loro habitat immediatamente si mettono a costruire dighe. Nessuno glielo ha mostrato fino a quel momento, ma loro “ricordano” alla perfezione come si fa. Subito di seguito mostro la foto di un bimbo di pochi mesi che nuota con gli occhi aperti senza paura: perché ricorda di quando era nella pancia della mamma (cioè ricorda qualcosa di prima ancora che nascesse). La memoria è la giustificazione che noi diamo al ripetersi di un atteggiamento, movimento, situazione più che ad un solco impresso nelle cellule del cervello. Accade anche con le lingue straniere, a molte persone succede che in sogno parlino un altro idioma e al risveglio rimangano sbalordite: sono chiamate memorie ataviche,di prima che venissimo anche solo immaginati».

Come si fa a rintracciare nella memoria il ricordo di vite precedenti?
«Attraverso l’ipnosi regressiva: una seduta di rilassamento durante la quale la persona non perde il contatto con la realtà eppure, come dicevamo prima, le onde alfa consentono di bypassare la fase della critica oggettiva, la quale non ci consente di evolverci. È una seduta dove il dolore non si prova fisicamente nemmeno quando si rivive qualcosa di doloroso per l’anima. Mentre il tipo di “visione” che si ha durante le sedute di ipnosi regressiva dipende dal modo in cui ciascuno di noi sogna: ciò significa che possiamo vedere le scene dall’alto come se noi fossimo sì i protagonisti, ma visti “da sopra”; oppure potrebbe essere che le persone si sentano “dentro” le scene come se le vivessero nuovamente in prima persona».

L'esistenza umana, quindi, non ha mai fine? Vivremo più volte all'infinito?
«Secondo i filosofi, gli psichiatri che concordano, e gli studiosi dell’anima ci si incarna, cioè l’anima sceglie un corpo, fino a che l’anima stessa non ha assolto tutti i compiti impartitigli. Dopodiché, dopo un numero non stabilito di reincarnazioni, l’anima cosiddetta superiore (in psicologia “super coscienza”, nella religione ciò che guida Gesù) diventa una guida delle altre anime che ancora stanno incarnandosi in corpi fisici».

Cosa separa presente, passato e futuro?
«Durante una seduta di ipnosi regressiva o progressiva si può viaggiare avanti o indietro nel tempo indifferentemente e non v’è separazione. Per la nostra mente che deve potersi dare una logica spiegazione e una dimostrazione tangibile, le tre parole presente, passato e futuro possono essere tradotte in Origine, Radici, Evoluzione. Prima del radicamento c’è stata comunque un’origine; dopo il radicamento ci sarà l’evolvere».

Cosa la spinge a scrivere? Quali conoscenze possono trarre i lettori dalla lettura di questo libro?
«Un mio carissimo amico dice che il talento è un balsamo che guarisce i tuoi e gli altrui dolori. Ed è un talento quando non devi applicarti per poterlo usare. Io scrivo perché è la mia modalità di parlare con me stessa e agli altri; mi fa accettare le mie paure e mi è d’aiuto nel soccorrere gli altri nelle proprie. Penso che leggendo il mio nuovo libro, anche i più ignari e i più scettici possano comunque avere una visione pratica di cosa sia la tanto di moda e discussa Ipnosi Regressiva. Per gli appassionati come me, auspico invece che possano desiderare di andare a visitare, come l’ospite più educato e discreto, i meandri del passato oramai non più prossimo».
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